Il Servizio Veterinario dell’ASL TO3 ci ha chiesto di rinnovare la collaborazione per il campionamento degli animali abbattuti per la sorveglianza sanitaria della fauna selvatica.
Tale attività è richiesta ai Servizi Veterinari dal “Piano regionale per il controllo sanitario della fauna selvatica”, revisionato e approvato con DD n. 1463 del 25 novembre 2020, il cui scopo è quello di garantire un monitoraggio dello stato sanitario delle popolazioni selvatiche del territorio regionale.
Per l’anno 2023 grazie alla collaborazione fra l’ASL e gli istituti faunistici del suo territorio sono stati campionati e analizzati organi di 68 ungulati selvatici cacciati (cinghiali, caprioli, cervi e camosci) per il monitoraggio della Tubercolosi bovina, Brucellosi e Malattia di Aujeszky.
Il monitoraggio del 2023 ha dato questi risultati:
Per il Cinghiale:
- Malattia di Aujeszky: si conferma a livello regionale una circolazione virale tra le popolazioni di cinghiali di Suid Herpes Virus 1 (Malattia di Aujeszky) responsabile di forme nervose e/o respiratorie per lo più asintomatiche o paucisintomatiche;
- Tubercolosi bovina e Peste Suina Africana: le indagini hanno dato esito negativo in tutti i campioni analizzati.
- Brucellosi: si conferma la presenza dell’infezione da Brucella suis biotipo 2 in diverse aree regionali per la quale sono suscettibili i suidi domestici e selvatici di qualsiasi età, con possibili aborti e ipofertilità. La B. suis biovar 2 sembra essere ampiamente distribuita sia nel cinghiale sia nelle lepri nell’UE rappresentando una potenziale fonte di trasmissione al bestiame domestico in situazioni di promiscuità. Una significativa caratteristica di B. suis biovar 2 è quella di non essere un patogeno importante per l’uomo a differenza della B. suis biovar 1, 3 e 4. 2.
Per gli Ungulati Ruminanti:
- Tubercolosi bovina: le indagini hanno dato esito negativo in tutti i campioni analizzati.
- Malattie da zecche: presenza di Borrelia burgdorferi in una zecca prelevata da un capriolo rinvenuto morto nel territorio della ASLTO3. La malattia di Lyme è una zoonosi e l’infezione si contrae tramite la puntura di zecche infette, e il rischio si riduce notevolmente se la zecca viene rimossa velocemente.
Per tutte le specie:
- Avvelenamenti: si continuano a registrare episodi di avvelenamento, soprattutto da rodenticidi, di tipo primario (per ingestione di esca) e/o secondario (per ingestione di preda avvelenata) in mammiferi (volpi e lupi) e avifauna.
- Enteropatogeni: Il riscontro di batteri enteropatogeni (Salmonella sp., Yersinia enterocolitica, Campylobacter spp., Escherichia coli verocitossici) è comune negli animali cacciati poiché fanno parte della normale flora batterica intestinale; essendo potenzialmente zoonotici possono assumere rilevanza per alcuni aspetti di sicurezza alimentare e igiene della selvaggina. Si rinnova dunque la raccomandazione dell’applicazione di misure igienico sanitarie di base (guanti, lavaggio accurato delle mani e delle attrezzature utilizzate) durante la manipolazione dei capi abbattuti in particolare durante le fasi di eviscerazione.
Le patologie considerate prioritarie ai fini del piano sono annualmente revisionate e per il 2024 la collaborazione in oggetto viene rinnovata per il Monitoraggio ATTIVO (ovvero su animali cacciati) della Rabbia nelle volpi, della Tubercolosi bovina e Brucellosi negli ungulati e della Malattia di Aujeszky nei cinghiali.
Il monitoraggio sanitario della selvaggina cacciata è affiancato da quello condotto sugli animali (mammiferi e avifauna) rinvenuti morti sul territorio per la determinazione della causa di morte (Monitoraggio PASSIVO). Per questi campioni il set diagnostico sopracitato viene integrato dalla ricerca di Influenza aviaria, West Nile Disease e Malattia di Newcastle per l’avifauna, Trichinellosi per carnivori e cinghiali, Salmonellosi in tutte le specie, Echinococcosi nei carnivori e Lyssavirus nei chirotteri oltre che di tutte le indagini diagnostiche ritenute opportune sulla base delle osservazioni anatomopatologiche in sede necroscopica.
I dati raccolti dal piano sono fondamentali per monitorare lo status sanitario della fauna e mettere in atto misure di mitigazione del rischio in caso di identificazione di patogeni di interesse sanitario.
Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica dell’Influenza Aviaria (discreto numero di focolai negli uccelli selvatici nel Nord Italia), il Ministero della Salute ha richiesto ai Servizi Veterinari un’implementazione delle misure di mitigazione del rischio di introduzione e diffusione dei virus aviari mediante il rafforzamento dei piani di sorveglianza negli uccelli selvatici, ovvero la sorveglianza ATTIVA degli uccelli acquatici migratori cacciati (in particolare anatidi e uccelli svernanti in Italia), mediante l’esecuzione di campioni sull’avifauna cacciata (tamponi tracheali e cloacali oppure organi target).
Si ricorda che il Piano di sorveglianza e prevenzione in Italia per la Peste Suina Africana prevede una sorveglianza passiva su tutte le carcasse di cinghiale rinvenute morte sul territorio. Si richiede quindi una particolare attenzione e tempestività nella segnalazione di carcasse di cinghiale al Servizio Veterinario territorialmente competente per gli adempimenti diagnostici previsti dalla normativa nazionale.
Per i motivi sopra esposti l’ASL chiede collaborazione per:
- il recupero di campioni di mammiferi e avifauna cacciati durante la stagione venatoria 2024;
- la segnalazione di carcasse di mammiferi e avifauna presenti sul territorio;
- a segnalazione e il campionamento di eventuali organi con lesioni osservate durante l’eviscerazione di capi regolarmente cacciati o oggetto di tiri sanitari.
Gli organi richiesti per il monitoraggio sono i seguenti:
- Cervo: polmone intero + milza
- Capriolo: polmone intero + milza
- Camoscio: polmone intero + milza
- Cinghiale: polmone + milza + sangue (o coagulo cardiaco) + linfonodi retrofaringei
- Avifauna: (acquatici migratori): organi interni o tamponi
- Volpe: testa o carcassa intera
Gli organi possono essere conferiti ai centri di controllo.
Si ringrazia anticipatamente i soci che collaboreranno al monitoraggio.